Indice FTSE MIB: Cos’è, Come Funziona, Quali titoli include

È l’acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa, cioè è quell’indice azionario che comprende 40 società, anche con sedi all’estero, che sono quotate sull’MTA (Mercato Telematico Azionario) con maggiore capitalizzazione, flottante e liquidità del patrimonio azionario italiano.

Per capitalizzazione si intende il valore di mercato effettivo, e si ottiene moltiplicando il numero di azioni per il loro prezzo di mercato. Per flottante si intende la quantità di azioni emesse da una specifica azienda, che gli investitori sono liberi di acquisire nel mercato competente. Per liquidità si intende la disponibilità di pagamento a breve termine. L’insieme dI queste azioni, ne crea le caratteristiche fondamentali ed attraverso il trading si opera su di esso.

Per trading si indicano tutte quelle operazioni di compravendita di azioni finanziarie, obbligazioni o derivati, che un trader (quindi un operatore del settore) effettua in modo autonomo.

Come funziona

Essendo il frutto di incidici di 40 società diverse, il FTSE MIB funziona in rapporto ad un analisi delle singole componenti, in base alle loro capitalizzazioni, a seguito del corretto flottante di ciascuno. Ogni titolo ha quindi un valore importante all’interno dell’analisi totale, dato appunto dalla liquidità che questo comporta, ed ogni singola azione può avere un peso massimo del 15% sul totale. I calcoli sono fatti in tempo reale, per assicurare all’investitore la veridicità del mercato e sono consultabili su tutte le piattaforme online nazionali ed internazionali.

Indice FTSE MIB

Quali titoli include

Include 40 titoli diversi italiani con le loro ponderazioni, ad elevata liquidità, ed accoglie circa l’80% della capitalizzazione del mercato interno del Paese. Il trading di questi titoli sul mercato azionario relativo alla Borsa Italiana, danno valore al FTSE MIB, che viene aggiornato con scadenze giornaliere e settimanali.

Altre informazioni e avvenimenti recenti

L’indice FTSE MIB nasce dopo la fusione della Borsa Italiana e del London Stock Exchange ed è attiva dal primo giugno 2009. Nel corso degli anni successivi, in particolare nel 2012, ha registrato un forte ribassamento a causa della crisi speculativa originata in America, successivamente dal 2014, ha registrato un lento innalzamento per merito delle politiche accomodanti monetarie della Banca Centrale Europea. Negli anni successivi si sono seguiti alti e bassi a casua della crisi greca, poi in via di risoluzione, scandali relativi ad alcune banche italiane (per esempio la Monte dei Paschi di Siena) e la vittoria della Brexit con successivi abbassamenti, rialzi e capitalizzazioni del titolo italiano.

Sono molti i fattori finanziari che possono influenzare la chiusura in negativo o in positivo del mercato azionario dei vari Paesi e le politiche economico/finanziarie ne fanno parte integrante.